Intervista di “LaPresse” al Gran Maestro sui Massoni candidati alle elezioni

19/02/2018

http://www.lapresse.it/binni-massoni-impresentabili-discriminati-da-noi-no-candidati.html

Binni: “Massoni impresentabili? Discriminati. Da noi no candidati”

I massoni candidati alle elezioni ritenuti impresentabili? “E’ una brutale violazione costituzionale del principio di uguaglianza e del diritto di associazione. L’unica parte lesa è la massoneria regolare, perché i nostri iscritti, fratelli massoni, sono discriminati e viene loro negata la libertà, che non è un valore divisibile”. Non la manda a dire Antonio Binni, il gran maestro della Gran Loggia d’Italia degli A.L.A.M., intervistato da LaPresse, dopo la vicenda dei candidati esclusi dai 5Stelle perchè scoperti fare parte di logge massoniche collegate Grande Oriente d’Italia.

Ci sono iscritti alla sua ‘Obbedienza’ fra coloro che sono in lista alle elezioni? No, noi non abbiamo nostri affiliati candidati. I nostri iscritti sono 7mila, uomini e donne. E comunque i fratelli massoni non devono essere discriminati perché la Costituzione dice che esiste il diritto di associazione. E affermare che gli iscritti alla massoneria sono ‘impresentabili’ è una seconda discriminazione: non si può generalizzare sul piano dell’etica, non si può fare una categoria degli immorali.

Ma gli elenchi dei vostri iscritti non sono pubblici, come la mettete con la trasparenza? L’iscrizione alla massoneria è un patto privato, come per altre realtà associative. I nomi dei nostri iscritti sono riservati a chi sottoscrive il patto sociale. Perché ai partiti politici e ai sindacati non chiedono gli elenchi e a noi si? Allora facciamo come in Francia dove esiste una legge sulle associazioni. Davanti alla Commissione antimafia noi abbiamo detto: ‘anzichè fare ricerche inutili, fate la legge’. A quel punto tireremo fuori tutti i nostri iscritti. Ma i sindacati e i partiti sono i primi a non voler questa norma.

Nella sua ‘obbedienza’ di Piazza del Gesù Palazzo Vitelleschi viene dato un orientamento di voto? La Gran Loggia d’Italia non fa politica partitica ma, una politica alta, cioè la difesa della libertà e del diritto di associazione. E non diamo nemmeno indicazioni di voto: i nostri fratelli sono sufficientemente intelligenti per fare le loro scelte. Non esiste un partito che rappresenta la massoneria.

Ma si può essere massoni per hobby come ha detto di essere Lello Vitiello, candidato in Campania per il M5s? Mi pare una follia. Il nostro è un percorso iniziatico sulla natura umana.

Renzi riferenddosi ai candidati del M5S ha parlato di “arca di Noè” dove “sono saliti a bordo truffatori, scrocconi, riciclati di altri partiti politici e massoni”. Come si è sentito accomunato a queste categorie? La considero una gravissima offesa. La pregiudiziale anti-massonica in quello che oggi è il Pd, vale a dire l’incompatibilità fra l’iscrizione alla massoneria e quella al partito, è caduta nel 2010 a opera di Luigi Berlinguer. Lui conosceva la Costituzione italiana, che i massoni hanno contribuito a creare, come i comunisti, i cattolici e i socialisti. Renzi evidentemente se ne è dimenticato. Io non sono ne’ uno scroccone, ne’ un malvivente, ma uno che cerca di dare un contributo alla crescita del Paese. Che Lega e M5s ritengano incompatibili l’essere massoni con l’iscrizione ai loro partiti è incostituzionale.

Se un iscritto alla sua ‘Obbedienza’ le comunica che vuole candidarsi, lei che gli dice? E se uno in lista in un partito le chiede di venire nelle vostre sedi a presentare il suo programma elettorale ai fratelli massoni, cosa gli risponde? Rispondo ‘tanti auguri’ al primo. E al secondo direi che le nostre porte sono aperti a tutti, a qualunque cittadino candidato o no, comprese le classi di studenti delle scuole. Noi non facciamo discriminazioni, ma siamo discriminati.