La maestria di Mozart disconosciuta in Santa Croce

02/12/2019

Il prossimo 5 dicembre l’annuale concerto di musiche di Mozart che solitamente si teneva nella basilica di Santa Croce a Firenze sarà spostato nell’adiacente Cenacolo. Il priore della basilica ha ritenuto la musica del compositore salisburghese inadatto ad un luogo sacro in un periodo penitenziale. La giornalista Olga Mugnaini de “La Nazione” ha interpretato questa decisione come dovuta all’adesione di Mozart alla Massoneria.
“Dispiace apprendere certe notizie – ha dichiarato il Gran Maestro della Gran Loggia d’Italia, Luciano Romoli – che vanno a disconoscere l’assoluto valore dell’opera di Mozart; lo stesso Maestro Muti ha definito “celestiale” la musica del Fratello Mozart. Pur rispettando la decisione del priore della basilica di Santa Croce, non possiamo che sottolineare che la scelta di non far eseguire il Requiem e l’Ave Verum Corpus (questo il programma del concerto) finisce per negare, non solo l’assoluto valore artistico delle composizioni, ma anche lo spirito profondamente religioso che da esse pervade e che l’autore, ancorché massone, è riuscito a trasfondere nel suo lavoro. Di fronte alla bellezza di queste opere non crediamo si possano porre veti frutto di valutazioni che possono apparire o personali se riferite alla musica o derivate, se l’interpretazione giornalistica fosse corretta, dalla discriminante dell’appartenenza massonica dell’autore. Mozart era massone e ciò non può essere certo considerato un disvalore rispetto al riconoscimento unanime del suo essere considerato culturalmente un patrimonio universale dell’Umanità”.