Dante l’eretico

11/12/2020 21:00

Webconference

Il pensiero del Sommo Poeta è stato interpretato e commentato secondo l’evoluzione del giudizio critico di tutti coloro che lo hanno voluto affrontare. Dapprima palesemente osteggiato dalla Comunità religiosa che ne aveva condiviso la condanna a morte e l’esilio da Firenze, in seguito parzialmente riabilitato con non poche riserve, infine assolto. Dante, cattolico, se pur con alcune incertezze condivideva il Lavoro di Tommaso d’Aquino e di Sant’Agostino, ma esprimeva pericolose simpatie verso ipotesi filosofiche e religiose che in quel lontano periodo potevano odorare di eresia. In una Firenze esposta al pensiero eterodosso, non si dimentichi che circa il 40% dei fiorentini professava la religione Catara, Dante, che secondo alcuni studiosi ne condivideva il Credo, introduce nei propri Scritti nozioni ambigue e sempre molto ben celate, che sembrerebbero evocare antiche Confessioni di natura gnostica legate al Manicheismo, al Catarismo e al Credo cattolico delle origini. Dante non sembra sposare apertamente alcuna religione particolare, ma da studioso ricercatore di verità, analizza a fondo gli aspetti simbolici e mistici di molti Credo, nonché il pensiero filosofico dei pensatori classici di ogni epoca e luogo a Lui noto, senza assumere una posizione definitiva che non gli permettesse eventuali ulteriori evoluzioni del proprio pensiero.
Dante Cattolico? Cataro? Gnostico?
Non potremmo mai affermare con assoluta certezza una sua precisa collocazione all’interno di una specifica corrente religiosa. Come scrive il critico letterario statunitense Harold Bloom: “vi è un unico teologo che davvero importasse a Dante: Dante stesso.”

Relatore il Ven∴ mo e Pot∴ mo Fr∴ Giancarlo Guerreri
Gran Maestro Aggiunto della Gran Loggia d’Italia degli A∴ L∴ A∴ M∴

Qui di seguito il link per poter accedere direttamente alla videoconferenza
Venerdì 11 dicembre 2020 alle ore 21.00
https://us02web.zoom.us/j/89557817789?pwd=dWlSZnBWSGl3SVdpYUJOeWpJR25pUT09